R. Rauschemberg |
È da un po' che batto sugli stessi argomenti e sia in tv che sul web che altrove sento, leggo, vedo risposte alla domanda su come debba essere l'arte oggi..quella "a detta loro" di quelli "addetti ai lavori" Arte con la A maiuscola: « …un'opera con un progetto che abbia contenuti adeguati ai nostri tempi, che dica qualcosa di nuovo, in modo moderno e non manchi di dare qualche sensazione contestualmente ad una buona esecuzione tecnica…» Per questo mi pongo e mi sono posta delle domande ma mi chiedo se chi afferma cose analoghe, e sia tra gli alti ranghi della critica e via dicendo, si renda conto di cosa mette in mostra in quelle esposizioni mondiali così Alte e importanti...cosa secondo costoro abbia alle spalle un progetto con contenuti adeguati, che dia emozioni e sia ben fatto: delle "grandi mostre" o mostre dei cosiddetti "grandi" ho visto solo copie… di Burri, Fontana, Rauchemberg, Beus, Vedova, Koons, La Chapelle, Warhol.. brutte imitazioni di un Segal che nemmeno lui sapeva di essere; fotografie photoshoppate pure male, street art, murales che sono l’unica cosa al pari con i “tempi” ma che non dicono niente di nuovo e che NON trasmettono nulla se non che sono alla moda. Senza contare le offese alla storia delle città italiane o straniere ospitanti. Io ho sperato illudendomi, che certe vaccate fossero limitate alle porcherie letterarie di Dan Brown o alle sceneggiature di certe fiction stomachevoli sui Borgia o Da Vinci... invece l'ignoranza docet anche nell'arte figurativa: e va bene, sbianchiamo le gondole, in fondo in Italia smacchiamo i giaguari! Quindi mi sta bene e non ha scoperto l’acqua calda chi mi dice che le mie opere migliori sono i digital paintings, ma va... ma non è che mi sono alzata una mattina e ho deciso che quella è l’arte del futuro. La mia ricerca parte da lontano, ho studiato e sperimentato, sono caduta e mi sono rialzata: cerco di dire qualcosa di nuovo e un giusto connubio tra antico e moderno, tecnologia e tradizione... e l’ho scritto più e più volte. In alcuni casi ne esce un’opera piacevole, in altri mi perdo nel pasticcio anche e soprattutto per la poca autostima che rovina tutto.
Resta il fatto che brava o no come artista, ho ancora gli occhi e la cultura necessaria per affermare senza remore che quella che ho visto e mi si definisce “Arte” per il 90% è spazzatura modaiola e scontata, muta e priva di un fondamento che nella mia lingua si chiama “amore”..
Quindi, da artista e amante dell’arte mi sento offesa nella cultura e presa in giro nella, diciamo, tecnica e poesia. Non ci sono, punto. Per dirla con un conduttore televisivo, non faccio un'opera d'arte con un maglione sul divano solo perché lo dicono i critici. Questo vale per l'arte figurativa, per la letteratura, per la musica che ci vomita addosso troppi talent trash performer dotati di un fattore "X" che per me è una croce da metterci sopra per eliminarli.
Resta il fatto che brava o no come artista, ho ancora gli occhi e la cultura necessaria per affermare senza remore che quella che ho visto e mi si definisce “Arte” per il 90% è spazzatura modaiola e scontata, muta e priva di un fondamento che nella mia lingua si chiama “amore”..
Quindi, da artista e amante dell’arte mi sento offesa nella cultura e presa in giro nella, diciamo, tecnica e poesia. Non ci sono, punto. Per dirla con un conduttore televisivo, non faccio un'opera d'arte con un maglione sul divano solo perché lo dicono i critici. Questo vale per l'arte figurativa, per la letteratura, per la musica che ci vomita addosso troppi talent trash performer dotati di un fattore "X" che per me è una croce da metterci sopra per eliminarli.
quello che dici lo condivido perfettamente, oggi l'arte è solo business e solo se paghi hai visibilità; non conta la creatività, l'inventiva e il cercare di portare innovazione mediante la ricerca e la sperimentazione. Se non conosci e non spendi non sei nessuno perché è tutto in mano ad arrivisti ed incompetenti ed anche ai così detti "benpensanti".
RispondiElimina