Di Vincenzo
Vavuso
L’evento e le ragioni di un progetto.
Nel nero più del nero
di questo mondo senza pace non riesco a
trovare segnali forti di valori umani.
Squilibri,
disuguaglianze, povertà, malessere, rapporti umani e sociali in crisi abissale…
e il dolore, imponente, cresce a dismisura, si condensa ed esplode nella rabbia. Per diventare un dolore
potente.
La
mia rabbia si concentra nelle forme dell’Arte come aspirazione
all’Armonia. Il mio desiderio di ripristinarla diventa più forte ed
irrinunciabile, dove l’umana essenza è vilipesa dalla corruzione, dalla
prevaricazione, dall’ignoranza arrogante e violenta.
In questa apocalittica
allegria di naufragi, vorrei richiamare l’attenzione sulle emozioni celate dalle immagini, più che dalla parola.
Le mie opere, alcune prive di tela, sono
caratterizzate da bruciature, squarci,
lacerazioni, rotture e portano i segni della
Cultura, dell’Arte, della Dignità calpestate,
schiacciate, stritolate, umiliate.
Non voglio aggiungermi
al coro dei comuni lamenti fini a se stessi, ma il mio grido, di delusione, di rabbia, di dolore, vuole essere un grido di amore e di speranza verso
ciò che potrebbe essere e che invece è nascosto e soffocato dalla polvere della
polvere.
E sogno … sperando che
dal nero emerga finalmente il bianco!
Gentile Artista Vincenzo Vavuso, GRAZIE PER AVERE ACCETTATO DI FAR PARTE DEL MOVIMENTO "CENTO ARTISTI PER IL MONDO"! Il movimento è in piena sintonia con il suo disperato appello alla legalità, sopraffatta dalla illegalità/legalizzata; Politici corrotti senza ritegno sostenuti con la complicità di una parte del Popolo Italiano ridotto alla "stupidità" corale propinatagli magistralmente da falsi profeti! Non parliamo della Cultura che "non si mangia" affermazione di un Ministro della Repubblica Italiana! Le auguro una buona e proficua permanenza con la speranza di un futuro migliore per l'Arte e gli Artisti come lei, cordiali saluti. Orlando Serpietri.
RispondiElimina