Volti, tanti, essenzialmente femminili, ciascuno a svelarsi e a raccontare di sé.
Non meri ritratti dunque ma Vite nella pittura di Nina Esposito.
Tagli, zummate, spigolature, dettagli incorniciati da pennellate a volte dense a volte lievi, cromatismi contrapposti e soffuse sfumature.
Umori, stati d'animo, pulsioni, lampi di luce che filtrano dagli occhi penetrando lo sguardo di chi osserva e come uno specchio riflettono corde personali e nascoste,
traghettamento dall'inconscio al conscio.
In ogni tela una cicatrice nascosta che tuttavia non è mai aspra e dolorosa,
gli sguardi comunicano dolcezza e una viva rassegnazione
che ancora spera, che ancora attende un avvenire.
Prof. Armando Panniello
(Pittore e critico d'arte)
"NO!!!"
(olio su tela 30x40)
"Dalla terra dei fuochi: a cercare la felicità dentro il dolore ..."
(olio su tela 70x80)
"Il velo di cirri"
(olio su tela 60x30)
"L'azzurro al di là del vetro"
(olio su tela 65x70)
E' stato detto che nei ritratti gli artisti dipingono soprattutto se stessi.
E' vero?
Probabilmente sì; o forse no
Credo che la verità sia nel giusto mezzo.
Nel riporto di volti ci sono certamente le esteriorizzazioni delle risonanze interiori.
E allora anche nel volto rorido di fierezza, tenerezza, orgoglio, passione, tensione emotiva, si assiepano le urgenze emotive, le attese oltre l'alido riporto,della mera fisicità.
L'impatto fruitivo è di notevole valenza
Prof: Luigi Crescibene
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