ATTO COSTITUTIVO
DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE MOVIMENTO
“CENTO E PIU’ ARTISTI UNITI PER IL MONDO”
L’anno 2009, il giorno 16 del mese Novembre, AGENZIA DELLE ENTRATE TIVOLI - ROMA.


lunedì 20 luglio 2015

"La leggenda delle fate dell'acqua" di Vega Roze

Un’antica leggenda narra la storia di una bambina che conosceva il segreto per comunicare con le fate dell’acqua, attraverso questa conoscenza, la piccola riusciva a far sì che ogni suo desiderio si avverasse. La bambina si chiamava Iris e viveva in una piccola casa di campagna, in compagnia di sua nonna e di tre gatti. La piccola trascorreva i suoi giorni nei campi e ogni giorno si recava al fiume per lavare i propri panni insieme alla nonna e alle altre donne del villaggio. Un bel giorno d’estate la nonna chiese alla piccola Iris di andare al fiume da sola, la calda temperatura estiva era troppo alta per l’anziana signora, le causava capogiri e svenimenti e per la prima volta Iris, presa la cesta della biancheria sporca si avviò in direzione del fiume, accompagnata solamente dai tre gatti che la seguivano ovunque; quale fu la sua sorpresa nel vedere che quel giorno non c’era nessun’altra donna.
“Che strano, amici miei” disse ai suoi gatti “oggi non c’è nessuno, per la prima volta sono completamente sola…peccato, mi sarebbe piaciuto cantare un po’ con le altre donne” sospirò la piccola.



“Non sei sola, Iris, ci siamo qui noi a tenerti compagnia” disse una voce che proveniva…da dove proveniva? La bambina iniziò a guardarsi intorno spaventata, non c’era nessuno, chi aveva parlato?
“Amici miei, forse sono impazzita, giurerei di aver sentito una voce, ma non c’è nessuno qui” disse la piccola ai suoi gatti.
“Non sei impazzita Iris, siamo qui, nel fiume, guarda bene nell’acqua!”
Iris guardò nell’acqua e vide due bellissime fanciulle che nuotavano e ridevano sotto la superficie.
“State attente, uscite fuori, potreste annegare!” disse la bambina, preoccupata.
“Oh no, piccola, noi non possiamo uscire dall’acqua, l’aria ci ucciderebbe, siamo fate del fiume”.
“Fate? Non vi avevo mai viste prima…”
“Cara Iris, è molto raro che una fata si mostri ad un essere umano ma ti abbiamo vista qui sola e abbiamo deciso di tenerti compagnia” disse una delle fate, sorridendo.
“Grazie, se voi siete fate allora sapete come usare la magia, come fate a fare i vostri incantesimi nell’acqua?” chiese curiosa, Iris.
“E’ molto semplice piccola, l’acqua, tutta l’acqua è fatta di polvere magica, ci basta sussurrarle quel che desideriamo e lei esaudisce ogni nostro desiderio”
“Davvero? Allora, forse, potrebbe aiutare anche me questa vostra acqua!”
“Non è la nostra acqua, l’acqua è di tutti e tutta l’acqua è composta da polvere magica. Nessuno oltre noi fate conosce questo segreto, insegneremo a te come usare questa magia, non ti diremo di non rivelarlo perché sappiamo che gli esseri umani non credono al potere dell’acqua, quindi anche se tu regalassi loro questa conoscenza, non la userebbero”.
“Io la userò, ve lo prometto, e la insegnerò solo ai miei figli, che la insegneranno ai figli dei loro figli fino a che tutti gli esseri umani non saranno pronti”
“Va bene, dolce Iris, ci piace la tua idea. Ecco come dovrai fare: ogni mattina scriverai su di un piccolo pezzo di carta il tuo desiderio, prenderai un bicchiere di vetro e lo poserai sul foglietto, poi riempirai il bicchiere con acqua fresca, poserai le tue mani sul bicchiere e leggerai a voce alta quel che hai scritto, in modo che la polvere magica contenuta nell’acqua sia informata di quel che desideri e possa condurti a ottenerlo, in seguito berrai l'acqua. Continuerai con questa pratica ogni mattina fino a che il desiderio non si realizzerà e poi passerai ad un altro, ricorda però, che i desideri possono essere usati solo per il tuo benessere, la polvere magica dell’acqua non ha potere sulla volontà altrui”.
“Ho capito, grazie bellissime fate, vi sono infinitamente grata”.
“Di niente piccola, fai buon uso di quel che ti abbiamo insegnato e ricorda…difficilmente gli esseri umani ti crederanno” così dicendo le bellissime fate, svanirono nelle profondità del fiume e la piccola Iris, non le rivide mai più ma realizzò ogni suo desiderio, e così i suoi figli e i figli dei suoi figli…


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