ATTO COSTITUTIVO
DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE MOVIMENTO
“CENTO E PIU’ ARTISTI UNITI PER IL MONDO”
L’anno 2009, il giorno 16 del mese Novembre, AGENZIA DELLE ENTRATE TIVOLI - ROMA.


sabato 29 novembre 2014

ROMA, ON. MARIO GARGANO, SEGRETARIO DI STATO PRESENTA L'OPERA FAMOSA DEL M. ORLANDO SERPIETRI "AUTODISTRUZIONE" ANNO 1986

Olio su tela 50x70 "AUTODISTRUZIONE"
La pittura è l’arte di interpretare la realtà coinvolgendo lo spirito.
La ricerca dell’essenza attraverso l’apparenza, il concetto, che è categoria dell’intelligenza, formulato con l’apporto esclusivo della capacità visiva.
Il maestro Orlando Serpietri è esemplare per provare questa asserzione.
 Dipinge concetti, con una tecnica tutta sua. Altri, anche grandi, per suscitare passioni hanno bisogno dei colori carichi, delle esplosioni cromatiche violente.
Serpietri ha una grammatica fatta di segni precisi su un fondo di chiarezza.
Quello che taluni critici, peraltro validissimi, chiamano “glacialità di Serpietri” o
“atmosfera intersiderale”, non è che lucidità senza emozioni.
Chi come me conosce da sempre il disegno e la tavolozza di orlando,
può benissimo comparare le tele di oggi ai quadri di ieri.
Alberi,villaggi, colline, nuvole sono i protagonisti dei suoi magnifici bozzetti di ieri.
Il mix di questi elementi con una luce sempre diversa è il prodotto di un’arte che ama la natura,
che sente vivere la natura.
I colori caldi della simpatia,  del ricordo, dell’amore, della nostalgia, sono le frasi appassionate che i pennelli dell’artista scrivono nel messaggio di un uomo ad altri uomini.
C’è un’improvvisa impennata…
Il Serpietri si accorge che l’uomo sta distruggendo il suo naturale habitat
ed egli ritira i colori caldi e spegne le proprie emozioni.
Sul fondo rimane la realtà fredda; anche la follia è razionale.
 L’uomo, paludato con l’eleganza della migliore moda classica, che tesse una rete di ragno nella quale rimarrà intrappolato.
La sublimazione dell’intelligenza rimane con arcaici rubinetti e tubi aerei a distillare la disumanità.
La delusione è così dolente, il grido rauco così accorato, da far riconsiderare il post-umano di Serpietri come un manifesto per il recupero dei sentimenti-emozioni.
 Roma anno 1986

Segretario di Stato Ministero del Lavoro
On. Mario Gargano


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