Olio su tela 50x70 "AUTODISTRUZIONE" |
La pittura è l’arte
di interpretare la realtà coinvolgendo lo spirito.
La ricerca dell’essenza
attraverso l’apparenza, il concetto, che è categoria dell’intelligenza,
formulato con l’apporto esclusivo della capacità visiva.
Il maestro Orlando
Serpietri è esemplare per provare questa asserzione.
Dipinge concetti, con una tecnica tutta sua.
Altri, anche grandi, per suscitare passioni hanno bisogno dei colori carichi, delle
esplosioni cromatiche violente.
Serpietri ha una
grammatica fatta di segni precisi su un fondo di chiarezza.
Quello che taluni
critici, peraltro validissimi, chiamano “glacialità di Serpietri” o
“atmosfera
intersiderale”, non è che lucidità senza emozioni.
Chi come me conosce
da sempre il disegno e la tavolozza di orlando,
può benissimo
comparare le tele di oggi ai quadri di ieri.
Alberi,villaggi,
colline, nuvole sono i protagonisti dei suoi magnifici bozzetti di ieri.
Il mix di questi
elementi con una luce sempre diversa è il prodotto di un’arte che ama la
natura,
che sente vivere la
natura.
I colori caldi della
simpatia, del ricordo, dell’amore, della
nostalgia, sono le frasi appassionate che i pennelli dell’artista scrivono nel
messaggio di un uomo ad altri uomini.
C’è un’improvvisa
impennata…
Il Serpietri si
accorge che l’uomo sta distruggendo il suo naturale habitat
ed egli ritira i
colori caldi e spegne le proprie emozioni.
Sul fondo rimane la
realtà fredda; anche la follia è razionale.
L’uomo, paludato con l’eleganza della migliore
moda classica, che tesse una rete di ragno nella quale rimarrà intrappolato.
La sublimazione dell’intelligenza
rimane con arcaici rubinetti e tubi aerei a distillare la disumanità.
La delusione è così
dolente, il grido rauco così accorato, da far riconsiderare il post-umano di
Serpietri come un manifesto per il recupero dei sentimenti-emozioni.
Segretario di Stato
Ministero del Lavoro
On. Mario Gargano
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